30 marzo 2006
Giornata piena di emozioni...by very
A scuola oggi, abbiamo iniziato a costruire il nostro sito personale. Siccome la nostra classe non ha internet, solo per oggi, abbiamo incominciato il lavoro nella classe degli altri compagni.
Sono molto orgogliosa della mia prima pagina, perché è molto “fashion”: piena di brillantini, rosa e fuxia.
Per un momento però, la mia giornata si è oscurata: sono scoppiata in lacrime.
Tutti pensavano che io avessi una crisi per la nostalgia di casa; ma in realtà avevo solo problemi di cuore; purtroppo non ho un bel rapporto con una persona, e questa, proprio oggi, mi ha ferito verbalmente.
Anche se per un attimo non ero felice, le ore dopo le ho passate con grande felicità; grazie anche alle persone che mi sono state vicine.
In ogni caso la giornata, poi, è andata molto bene: abbiamo fatto una visita al museo della documentazione sul nazismo.
I professori ci avevano avvertito, che moralmente, poteva essere pesante come visita; però, non è stato così: è stata solo pesante fisicamente perché è durata più di due ore; ma moralmente non ha particolarmente colpito, perché il museo era centrato sulla politica e sulle strutture degli “stadi” dive avvenivano i ritrovi. Non c’era quasi niente riguardante i campi di concentramento e quello che avvenne in questi orrendi luoghi; ovviamente tutti abbiamo capito la spiegazione di questa mancanza: cioè che i tedeschi, non vantandosi di quello che successe, di sicuro, non mostrano il male che alcune persone hanno subito.
Dopo la visita, la serata è stata divertentissima, soprattutto perché è successo un episodio fortissimo: mentre Alessia era in bagno, sento che lei mi chiama urlando; allora io tutta preoccupata corro a vedere cos’era successo; lei mi guarda e mi dice che l’accappatoio si era mosso; ovviamente io sono scoppiata a ridere, e per tipo dieci minuti l’ho presa in giro.
Mentre io urlavo per gioco e Alessia urlava seriamente, il ragazzino si era messo ad urlare anche lui, in modo poi, da far arrivare la madre tutta preoccupata.
Sono molto orgogliosa della mia prima pagina, perché è molto “fashion”: piena di brillantini, rosa e fuxia.
Per un momento però, la mia giornata si è oscurata: sono scoppiata in lacrime.
Tutti pensavano che io avessi una crisi per la nostalgia di casa; ma in realtà avevo solo problemi di cuore; purtroppo non ho un bel rapporto con una persona, e questa, proprio oggi, mi ha ferito verbalmente.
Anche se per un attimo non ero felice, le ore dopo le ho passate con grande felicità; grazie anche alle persone che mi sono state vicine.
In ogni caso la giornata, poi, è andata molto bene: abbiamo fatto una visita al museo della documentazione sul nazismo.
I professori ci avevano avvertito, che moralmente, poteva essere pesante come visita; però, non è stato così: è stata solo pesante fisicamente perché è durata più di due ore; ma moralmente non ha particolarmente colpito, perché il museo era centrato sulla politica e sulle strutture degli “stadi” dive avvenivano i ritrovi. Non c’era quasi niente riguardante i campi di concentramento e quello che avvenne in questi orrendi luoghi; ovviamente tutti abbiamo capito la spiegazione di questa mancanza: cioè che i tedeschi, non vantandosi di quello che successe, di sicuro, non mostrano il male che alcune persone hanno subito.
Dopo la visita, la serata è stata divertentissima, soprattutto perché è successo un episodio fortissimo: mentre Alessia era in bagno, sento che lei mi chiama urlando; allora io tutta preoccupata corro a vedere cos’era successo; lei mi guarda e mi dice che l’accappatoio si era mosso; ovviamente io sono scoppiata a ridere, e per tipo dieci minuti l’ho presa in giro.
Mentre io urlavo per gioco e Alessia urlava seriamente, il ragazzino si era messo ad urlare anche lui, in modo poi, da far arrivare la madre tutta preoccupata.
Va beh, la stanchezza fa brutti scherzi